Teatro

Teatro: Ilaria Occhini vince premio Duse con 'Spettri'

Teatro: Ilaria Occhini vince premio Duse con 'Spettri'

L'interpretazione della protagonista di 'Spettri', Helene Olsen, e' valsa a Ilaria Occhini il premio Eleonora Duse 2005, patrocinato dalla Banca Popolare del Commercio e dell'Industria, consegnato questa sera in un gremito teatro Manzoni da una giuria presieduta da Gaston Geron e composta, tra gli altri, da Franco Quadri e Ugo Ronfani. Il nome della Occhini si aggiunge a quelli di Milena Vukotic, Franca Valeri, Maddalena Crippa, Alida Valli, Pamela Villoresi, Anna Proclemer e altre grandi attrici del teatro italiano, gia' entrate nell' albo d'oro del premio. La giuria, come ogni anno, ha proposto alla vincitrice i nomi di alcune giovani interpreti tra cui scegliere la destinataria della menzione d'onore, e lei ha optato per Debora Zuin, giovane talento plasmato alla Scuola del Piccolo Teatro. La Occhini, nipote prediletta del poeta Giovanni Papini, che a lei bambina dedico' un libretto, ha debuttato a teatro nel '57, alla Fenice di Venezia, chiamata da Luchino Visconti, con 'L'impresario di Smirne' di Goldoni. Il battesimo cinematografico e' antecedente: risale al '54 e si deve a Luciano Emmer, che la volle per 'Terza liceo'. Nella sua lunga carriera, che l'ha vista spesso anche in televisione, la 71enne attrice fiorentina ha lavorato con moltissimi grandi, da Vittorio Gassman a Marcello Mastroianni, da Luchino Visconti a Luca Ronconi, da Patroni Griffi a Garinei e Giovannini. Dal'98 si e' dedicata soprattutto ai testi nordici, come lo Strindberg del 'Pellicano' e il duetto ibseniano portato in scena con la regia di Massimo Castri, 'Jon Gabriel Borkman' e 'Spettri', dove ha sostituito all'ultimo minuto Valeria Moriconi in una delle grandi parti della storia del teatro, quella di Helene Alving, protagonista della lotta contro i fantasmi del titolo, ossia i pregiudizi e le convenzioni sociali che avvelenano la vita umana. La sua interpretazione ''cosi' interiorizzata eppure coinvolgente, maturata recitando, capace di andare con gli sguardi aldila' delle battute e di gareggiare con i grandi nomi della storia del teatro e' parsa alla giuria unanime - si legge nelle motivazioni - rappresentare il culmine di una carriera, da onorare con il nostro premio''.